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Brescia, trattativa per la cessione avanti tra silenzi di buon auspicio
15:18 martedì, 27 maggio 2025
Brescia, trattativa per la cessione avanti tra silenzi di buon auspicio

15:18 martedì, 27 maggio 2025

Corsa contro il tempo e tatticismi tra chi è in campo per la compravendita del club.

Chi ha tempo non aspetti tempo. Che in questo caso, nemmeno c’è. La trattativa per la compravendita del Brescia era, e resta, una gara contro il calendario visto che dal Consiglio Federale è arrivata la conferma che è al 6 giugno che bisognerà dimostrare di aver chiuso i conti stagionali con stipendi e contributi.

Un onere che Massimo Cellino non intende accollarsi e, anche per questo - più si va avanti più è chiaro che la natura delle sue minacce di non iscrizione ha contorni più strumentali che altro - se qualcosa tra il presidente-patròn e gli investitori stranieri da tempo sullo sfondo è destinato a succedere, l’ora è esattamente questa. Perché se qualcuno vuole il Brescia - e questo qualcuno, che ha messo in pista anche il massimo esperto in «Cellinologia», Francesco Marroccu - al Brescia occorre che provveda fin da subito.

È, eventualmente un mettersi una mano sul cuore (perché ci vuole cuore, e chissà quale analisi sulle potenzialità per tuffarsi sul club in tale stato d’incertezza e problematiche) e l’altra sul portafoglio (vanno messi subito sul piatto, per non farsi trovare impreparati tra i 6 e i 7 milioni di euro).

Sì, ma a che punto siamo? Al punto dei silenzi e di riflettori bassissimi con gli avvocati sia bresciani che romani (anche se questi si trincerano dietro un «no comment» che però qualcosa vuol dire) di Cellino da giorni al lavoro per mediare dopo una prima, lunghissima, fase di studio che fino a venerdì si è giocata anche a mezzo stampa attraverso «messaggi lanciati» agli sconosciuti investitori dall’imprenditore che comanda il Brescia.

Dallo scorso fine settimana, dopo una serie di interviste e uscite pubbliche, anche lo stesso Cellino pare essersi messo in stand by evitando di rispondere alle domande che gli vengono poste sul tema della trattativa oppure sviando. Anche questo, dentro un clima che è di speranza che possa accadere un qualcosa che ridia fiato, colore e nuove prospettive a tutti, può essere un segnale di interlocuzioni che continuano a procedere in una situazione fluida. Che lascia spazio a ogni tipo di finale.

Tuttavia resta quel...dettaglio di un calendario che non ammette scappatoie e se ci sono margini affinché chi è lì, pronto a sferrare l’assalto decisivo al club, inizi ad affiancare Cellino per poi diventare padrone in toto più in là, lo scopriremo per forza di cose entro la fine di questa settimana anche perché, stipendi a parte, è impossibile che chi intende farsi carico delle sorti del Brescia, non voglia anche avere diritto di parola dentro la battaglia legale che sta per iniziare, che occuperà tutta l’estate, e che rischia piuttosto concretamente di far iniziare una possibile nuova era dalla terza serie e in più con una penalizzazione. Non resta che aspettare per capire se la voglia di «non tornare più a Brescia nemmeno per un caffé» (cit. Cellino dalla sua casa di Londra) e quella invece di dare nuove basi alla società e al suo sviluppo troveranno in una manciata di giorni un punto d’incontro decisivo.