16:44 mercoledì, 13 novembre 2024
Su quattro viaggi è arrivata una sola sconfitta contro l’Olimpia Milano e vittorie nette nel gioco a Scafati, Reggio e Cremona.
È bastata una settimana alla Germani per riprendere la marcia nei piani nobili della classifica di serie A. A Cremona, i ragazzi di coach Giuseppe Poeta, oltre ad aver smaltito la doccia fredda con Trapani, rispondono immediatamente presente con una prestazione ad alto gradimento conquistando così la quinta vittoria in sette gare disputate.
Un ruolino di marcia che alla luce delle prestazioni di capitan Della Valle e compagni potrebbe considerarsi scontato, ma che di scontato non ha nulla. Basti pensare al calendario che Brescia ha dovuto affrontare in questa prima parte di stagione, che ha visto la Germani scendere sul parquet del PalaLeonessa solo tre volte contro le quattro trasferte fin qui disputate e con il quinto viaggio in programma già domenica prossima a Casale Monferrato, ospiti di quella Bertram Tortona considerata tra le più temibili outsider per la lotta al titolo.
A Cremona è arrivata la conferma della durezza mentale e del giusto approccio della truppa di «Coach P». Frutto del grande agonismo unito all’assoluto «qi» cestistico del roster bresciano. Eccezion fatta per il passo falso contro i campioni d’Italia dell’Olimpia Milano al Forum di Assago, Brescia ha saputo dettare legge da Nord a Sud. La cartina di tornasole proprio al PalaRadi di Cremona, dove la Germani ha saputo cambiare pelle in continuazione mettendo in campo tutto il potenziale offensivo a disposizione con percentuali altissime frutto di tiri aperti e ritmo che non si è mai abbassato.
Vittoria netta a Reggio Emilia, gara dominata e vinta nel catino bollente del PalaMangano di Scafati con lo scarto di sole due lunghezze viziato da un clamoroso errore della terna arbitrale. Tre successi in quattro gare disputate che hanno così portato fieno di primissima qualità in cascina in un inizio di stagione in cui s’è visto tutto e il contrario di tutto.
Un altro dato da non sottovalutare è il grande calore che il pubblico bresciano non ha mai fatto mancare fuori confine, una spinta «clamorosa», come l’ha definita Giuseppe Poeta che non è mai mancata, anche lontano dalle mura amiche. L’auspicio per salvaguardare quanto di buono fatto finora è che Brescia continui a seguire la rotta tracciata per continuare ad acquisire certezze e consapevolezza di poter recitare un ruolo da grande.
Lo ha dimostrato nelle prime sette uscite della stagione e proverà a farlo già domenica prossima nella trasferta piemontese prima di riporre gli arnesi del mestiere nel turno di riposo programmato per la finestra delle Nazionali.