15:55 lunedě, 09 settembre 2024
Il Mar Mediterraneo e l’album in genovese di Faber saranno protagonisti del nuovo cartellone della kermesse: si parte il 22 settembre con un caffè letterario all’alba.
Il Mediterraneo che dà e toglie. Lo faceva nei racconti di Fabrizio De André, lo fa oggi protagonista – suo malgrado – di migrazioni e guerre. Sarà proprio il «mare nostrum» il filo che legherà gli appuntamenti della quinta edizione del Festival De André ideato e organizzato dall’associazione Cieli Vibranti.
«Abbiamo scelto l’album “Creuza de mä”, disco rivoluzionario perché scritto interamente in genovese e per la sperimentazione di nuovi mondi sonori – dice il direttore artistico Alessandro Adami – . Sarà un viaggio con le parole di De André e su tematiche ancora molto attuali».
La scelta cade nel 40esimo anniversario della pubblicazione di «Creuza de mä» e nella 25esima ricorrenza della morte del cantautore genovese: «Il patrocinio e il sostegno a questo Festival da parte del comune non può mancare – spiega la sindaca Laura Castelletti –. Il livello della proposta culturale è molto alto, riconosciuto anche da chi arriva da fuori per partecipare ai vari appuntamenti».
E gli appuntamenti sono molti e variegati: si parte il 22 settembre con «Dalla mia riva» in Cascina Parco Gallo per un caffè letterario all’alba (6.30), poi il 25 settembre nel carcere di Canton Mombello con «Libertà l’ho vista» (non pubblico). Il 28 settembre «E questa è la la mia storia» si terrà nel chiostro della facoltà di Economia in via San Faustino, mentre il 29 «Controsole» sarà sempre in Cascina Parco Gallo.
Novità sarà lo spettacolo teatrale che si terrà l’1 e il 2 ottobre al Teatro Borsoni («Creuza de mä», a pagamento).