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Germani davanti all'Everest, ma può contare sulla spinta del PalaLeonessa
15:23 mercoledì, 29 maggio 2024
Germani davanti all'Everest, ma può contare sulla spinta del PalaLeonessa

15:23 mercoledì, 29 maggio 2024

Milano avanti 2-0 nella serie, domani la semifinale arriva però a Brescia: vietato commettere errori, non bisognerà avere paura di nessuno.

Una fiamma che deve tornare ad ardere forte. Un sogno che è ancora lì, in quel cassetto pronto ad aprirsi. Se fino a qualche giorno fa la Germani Pallacanestro Brescia si apprestava a scalare la montagna, oggi si trova davanti ai propri occhi l’Everest. La cima più alta del mondo.

Riflessioni

Il 2-0 subito al Forum contro i campioni d’Italia in carica dell’Olimpia Milano potrebbe aver condizionato il cammino della truppa di coach Alessandro Magro; contestualmente però, presenta un’occasione ancora più unica: quella di una squadra con le spalle al muro, che, a questo punto della serie, per svariati motivi, non ha più nulla da perdere e tutto da guadagnare fin da domani sera in gara-3 al PalaLeonessa, la prima davanti al pubblico biancazzurro.

Disamina

La prestazione di capitan Della Valle e compagni in gara-2, è ancora impressa negli occhi di chi c’era e di chi l’ha seguita. A differenza della partita inaugurale della serie di semifinale, Brescia ha saputo stringere le maglie e soffrire tenendo botta alla corazzata allenata da Ettore Messina. I problemi seri sono arrivati nel fronte offensivo, ad iniziare proprio dal Marchesino di Alba «murato» regolarmente dalla retroguardia Olimpia con un trattamento speciale. Spenta la bocca da fuoco numero uno, Brescia non è riuscita a trovare soluzioni efficaci per rispondere alle triple di Mirotic e Hall, fattore che ha condizionato in primis il risultato e in secondo luogo la fiducia e l’alchimia in campo.

Ci sono poi statistiche pesanti che penalizzano Brescia; basta andare alla voce rimbalzi dove Milano è riuscita di fatto a «banchettare» sia nei pitturati che nelle carambole lunghe. Un altro dato eloquente i nove assist smistati in quaranta minuti di gioco, un numero eloquente di una squadra scollegata che ha provato ad aggrapparsi alle giocate dei singoli le quali però, a differenza di gara-1 non sono arrivate.

Obiettivo

Con la serie che si sposta al PalaLeonessa, Brescia dovrà quindi fare tesoro di quello che è successo nei due match precedenti. Milano, nonostante «l’arsenale» a disposizione non ha dato l’impressione di viaggiare su un’altra galassia; Brescia dal canto suo è riuscita nell’impresa negativa di centrare il «minimo stagionale» in attacco. Potrebbe quindi essere questa la chiave di volta per riuscire ad allungare la serie. Servirà partire dalle cose più semplici, con Christon chiamato a spolverare la lampada e attivare ad intermittenza il gioco sotto, in particolare un Miro Bilan poco coinvolto nella serie. E poi fari anche sul perimetro (cosa che a Milano non si è vista) con le bocche da fuoco Della Valle e Gabriel pronte a punire in ogni situazione.

Serviranno inoltre le incursioni di Massinburg e Petrucelli per aprire la scatola difensiva ospite, così come i minuti preziosi e la qualità di una «second unit» che in stagione ha dimostrato di avere le caratteristiche adatte per tenere il campo contro chiunque. Uno sforzo in più di tutti, davanti ad un intera città che sospingerà la Germani, potrebbe bastare per riempire la prima casella alla voce vittorie.

Con tutto il rispetto per l’Olimpia Milano, la sua storia e i suoi campioni, Brescia non dovrà avere paura di nessuno. Gare-3 di semifinale che inizieranno questa sera con la Virtus Bologna di Belinelli impegnata al Talercio di Mestre contro Venezia (palla a due alle ore 20.45) a caccia del 3-0 che chiuderebbe la serie contro la Reyer e regalerebbe ai felsinei il pass all’ultimo atto per la quarta volte consecutiva. Ventiquattro ore più tardi toccherà quindi alla Germani, con un PalaLeonessa che si preannuncia sold out: obiettivo tentare l’impresa per riaprire i giochi.