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Renga e Nek: "Noi, due voci e una sola entità, in libertà e amicizia"
13:42 martedì, 05 settembre 2023
Renga e Nek: "Noi, due voci e una sola entità, in libertà e amicizia"

13:42 martedì, 05 settembre 2023

Tutto nasce da un fortunato tour a tre, Renga, Nek e Max Pezzali. Da quel trio è cominciata un’amicizia che si è consolidata e che oggi dà vita a un nuovo progetto a due. Parliamo di «RengaNek», il primo album di inediti della coppia di cantautori (in uscita l’8 settembre, sia in vinile che CD e digitale), che ha voluto cristallizzare quanto accaduto.

«È una coccola, avevamo voglia di continuare a divertirci e a divertire il nostro pubblico» spiega Francesco Renga. «Tutto è frutto dell’entusiasmo e dell’amicizia che ci lega. Non c’è nessuna strategia dietro, quella è venuta semmai dopo», sottolinea Nek, accanto al compagno d’avventura ieri in conferenza stampa a Milano.

L’idea di partenza, in effetti, era quella di regalarsi e regalare al pubblico una grande festa per celebrare i 40 anni di carriera di Renga e i 30 anni di Neviani. Da qui il progetto di esibirsi all’Arena di Verona, dove questa sera saranno in concerto (sold out) dopo una tournée estiva che li ha visti calcare i palcoscenici di tutta Italia e che farà tappa dopodomani, giovedì 7 settembre, in Piazza della Loggia a Brescia (biglietti su ticketOne, info: cipiesse-bs.it), e si concluderà il 9 a Paestum, prima di ripartire a ottobre nei teatri e nei palasport.

«C’era voglia di mettersi in gioco con un amico e un grande artista - prosegue il cantautore bresciano -. L’obiettivo non sono le classifiche o le radio, stiamo facendo quello che ci diverte con un’attitudine tutta nuova. Se fossi stato da solo alcuni brani non li avrei mai fatti. Perché è un momento difficile per la mia generazione. È cambiato il campo da gioco, il campionato. Quando vedi che le cose sono cambiate, entri in crisi. Ti fai mille paranoie, mille ragionamenti. Insieme a Filippo, potendo parlare, discutere e confrontarmi, ho sentito una forma di libertà e una pressione minore».

Il disco

Così nascono le undici tracce che compongono l’album, un disco cantato, in cui le due voci si fondono pur rimanendo perfettamente riconoscibili. Sfumature diverse, ma complementari, capaci di creare - insieme - qualcosa di nuovo. «Ognuno ha avuto un compito, lui sui testi io sulla parte compositiva. Poi abbiamo scelto di essere super partes volutamente e siamo stati aperti a tutto», racconta Nek. E questo spiega come mai nel disco si trovino anche brani scritti da Giuliano Sangiorgi e da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari.

«Scrivere per sé non era importante. Questa era l’occasione giusta per approcciarsi in modo neutro proprio perché dovevamo unire vocalità diverse», aggiunge Renga. Il risultato è qualcosa di insolito, «una nuova entità», come la definiscono i due artisti. Ed è così che vorrebbero essere considerati, «rispettando ognuno la propria dimensione, ma sentendoci uno. Quando io canto un pezzo di Francesco lo faccio come se fosse un mio brano, amo le sue canzoni come fossero mie».

In concerto

Anche per questo Renga e Nek non intendono modificare più di tanto la scaletta del loro tour, che ritroveremo anche giovedì a Brescia. «La macchina è rodata molto bene. Ci sono tutte le hit, aggiungeremo il nuovo singolo, “Inspiegabile”», anticipa Nek, cui fa eco Renga, che sottolinea: «Il disco non è veicolo del tour. È l’appendice, la cornice. Al massimo aggiungeremo i tre singoli, ma il live vuole essere davvero una grande festa e una coccola per il nostro pubblico».